Per vedere una città dall’alto di solito cerco una torre o un campanile. Matera invece mi ha dato la possibilità di visitare un nobile palazzo del centro storico da cima a fondo, durante la visita dello scorso maggio insieme alle mie bloggamiche Cristina e Simonetta. Palazzo Viceconte è stato recentemente restaurato ed ora è un elegante hotel quattro stelle con sole 14 stanze e suite. Oltre a essere un bellissimo luogo dove soggiornare, per affari o per piacere, si presta anche ad essere visitato. Palazzo Viceconte è anche un ottimo posto per celebrare matrimoni ed altri eventi familiari. Ci accompagnano la nostra guida, Michele Zasa, e il direttore.
L’hotel si trova in pieno centro, presso la Cattedrale, vi si accede attraverso un cortile settecentesco e salendo attraverso lo scalone monumentale per accedere al piano nobile si vede com’era l’originaria struttura all’epoca della sua costruzione, tra Cinquecento e Settecento. Ospita una collezione di quadri che da quella stessa epoca arriva sino al Novecento ma si può fare di più: salire in cima al terrazzo per godere di una vista impagabile sugli altri palazzi nobiliari, la Gravina, le tante chiese di Matera, il parco della Murgia con le chiese rupestri in lontananza. Da quassù la visuale più avvincente è sulla vicina Cattedrale già citata e sui Sassi, un insieme di abitazioni e viuzze larghe e strette tutte a saliscendi, finalmente valorizzate nella loro dignità e unicità. I tenui colori di fondo degli edifici sono punteggiati di altri colori più vivaci dei fiori primaverili, dei panni stesi, delle tante persone che percorrono queste strade come formichine.
Altri hotel a quattro e cinque stelle (come Palazzo Gattini, Hotel Sextantio e Hotel Sant’Angelo) sono ospitati in location simili. Palazzo Viceconte in origine si chiamava palazzo Venusio dal nome dei proprietari, qui è stato sfruttato anche lo spazio disponibile negli ipogei, che da quest’anno ospitano il Museo della Fotografia che fino a un mese fa è stato dedicato a un grande fotografo del Novecento, Pino Settanni.
Non apprezzo molto i paesaggi lontani e i volti delle persone nel loro mondo, troppo artefatti per i miei gusti. Apprezzo invece i suoi scatti, specialmente quelli dedicati ai maggiori attori e cantanti dell’ultimo secolo, ritratti anche fuori dal set o dal palcoscenico in scatti molto toccanti e veri… In attesa della prossima mostra fotografica.
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