Lo skyline della Toscana è decisamente verde: che si tratti di piante principalmente ornamentali come i cipressi, o principalmente “da reddito” come olivi e viti, nell’immaginario collettivo la Toscana è un susseguirsi sconfinato di colline verdi, dove qui e là spuntano un borgo circondato da mura, una chiesetta e un campanile.
A Pistoia c’è chi ha capito da cinquant’anni che il verde può essere buono oltre che bello, e ne ha fatto una professione di famiglia, oggi un grande gruppo impegnato nel florovivaismo di qualità.
Ho visitato Giorgio Tesi Group lo scorso maggio, nel corso del blogtour #ViraccontoPistoia. Ne ho ricavato ottime impressione, un vivido ricordo e una grande speranza: che il futuro della società sia davvero verde, come recita il claim aziendale.
Arte topiaria – è il nome con cui si identifica l’abilità di dare una foggia voluta dall’uomo alle chiome di alberi e arbusti, a Pistoia essa si è sviluppata tanto che la città è diventata un centro vivaistico di fama mondiale, specializzata proprio nell’arte topiaria. Tantissime aziende di ogni dimensione sono impegnate a coltivare a scopo di lucro, ma con ricadute non solo economiche, la pianura e la collina.
La visita a Giorgio Tesi è l’occasione per “toccare con mano” cosa significa coltivare la terra in modo intelligente e rispettoso, questa è infatti la prima azienda con sistema qualità certificato ISO 9001 e ISO 14001 (certificazione ambientale). In tal modo Giorgio Tesi fornisce ai propri partner commerciali tutti gli elementi per costruire, far crescere e gestire un giardino, un parco, un orto o un terreno nel migliore dei modi, aiutati da tecnologie all’avanguardia disponibili sul mercato mondiale.
Giorgio tesi ha attività in 40 Paesi e conta ben quattro vivai sparsi tra Toscana, Marche e Lombardia, per coprire coltivazioni arboree ed erbacee proprie di climi freddi e temperati. Occupa 200 dipendenti su una superficie coltivata di oltre 500 ettari.
Toccare con mano – per noi blogger vuol dire anche prendere una forbice e tagliuzzare, in modo grossolano e poi più fine, un alberello per farlo diventare una farfalla, o una statuina, o quello che ci pare.
Toccare con mano per me vorrebbe dire rimanere qui una settimana a lavorare, a impiastricciarmi mani e piedi nella terra, a irrigare le serre. Ma non posso farlo, e mi devo accontentare di vedere ettari ed ettari di terreno pieno zeppo di piante, a bordo di un trenino elettrico.
La seconda vita dell’ulivo – Mi colpiscono gli ulivi che vengono potati a scopo ornamentale e, alla fine dell’operazione, sono bellissimi e richiestissimi: valgono diverse migliaia di euro, andranno a fare bella mostra di sé in eleganti giardini, pubblici e privati; queste cifre elevate sono ragionevoli, se si pensa quanto lavoro c’è dietro a ciascun albero, che diventa una vera e propria opera d’arte. Curiosamente, mi viene fatto notare che la “materia prima” può arrivare da qualsiasi parte del mondo, spesso si tratta di ulivi e altri alberi semiabbandonati sul ciglio delle strade delle due sponde del Mediterraneo, che al primo progetto di edificazione o nuova infrastruttura rischiano di essere buttati via. Acquistati e trasportati con ogni cura a Pistoia, prendono nuova vita e rinascono, mille volte più belli e utili.
Impegno sociale – Giorgio Tesi Group è anche ricerca scientifica, in collaborazione con il CNR, attualmente impegnata nella messa a punto di varietà arboree di cipresso resistenti all’attacco del “cancro del cipresso”; è promozione dello sport come sponsor del Pistoia basket e del Milan calcio; è infine una Fondazione che aiuta anziani e bambini malati a migliorare le proprie condizioni di vita. Dynamo Camp è tra i principali beneficiati.
Conoscere Giorgio Tesi Group mi ha riempito di positività, affinché si possa sorridere al futuro e sperare che la nostra società volga davvero al verde, rispettando la natura e creando una sana condivisione, invece dell’attuale competizione, con la natura stessa.
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