SAB 22 E DOM 23 7 FOLEGANDROS . Dopo un faticoso risveglio e la luculliana colazione in hotel andiamo alla scoperta della brulla Folegandros, prendiamo il bus fino ad Ano Meria poi scendiamo alla spiaggia di Livadaki attraverso paesaggi aspri sferzati dal meltemi, su percorsi ideali per il trekking.
Arriviamo al mare in piccoli drappelli visto che io faccio imboccare la strada più tortuosa, mentre Enrica ed Elisa in silenzio prendono la direttissima e arrivano giù in meno di mezz’ora.
In spiaggia per fortuna non c’è vento, ci siamo quasi solo noi e inauguriamo l’abitudine di andare in barca da una spiaggia all’altra. La seconda tappa è Angali , una bella baia dove raggiungiamo subito “per un caffè e una birra” un ristorantino dove di fatto pranziamo.
Al mattino avevamo perso Fabiola e Andrea Ficus, che non si sono sentiti di affrontare il sentiero in infradito, ma ad Angali li rivediamo, sono scesi qui comodamente in bus.
Torniamo a Hora sempre in bus, anzi io e Marco facciamo la strada a piedi (3 km, 1h) attraverso un paesaggio unico fatto di casette, mulini, scorci sul mare ora calmo ora arrabbiato.
C’è una netta distinzione tra il versante battuto dal meltemi e il versante protetto, coltivato a piccoli orti, fichi e altri alberi da frutto. Ci disperdiamo nel paese stupendo che si sta affollando per il sabato sera, nettamente distinto tra la metà turistica che è tutto un susseguirsi di ristorantini all’aperto e l’antico kastro veneziano, con una vista incredibile sulla vallata.
Il kastro, popolato da anziani e gatti, è un posto sgarrupato ma genuino. Consiglio la salita alla chiesa per il tramonto, Felix e Robi se lo godono sorseggiando una Mythos, la birra – icona della nostra vacanza in Grecia.
Molti si sbizzarriscono a fare fotografie e a confrontarle subito. Ceniamo, anzi ci facciamo pelare in uno dei suddetti ristorantini – trappola, poi di nuovo via a passeggiare e socializzare con greci e turisti, in questo paese che tanto ci è rimasto impresso. Da non perdere: “karpouzi” l’anguria fritta, strana ma da assaggiare, e l’ouzo caldo con miele. Il gruppo mi racconta di canti, balli e di chupitos caldi che volano da un tavolo all’altro, vedo che il materiale c’è ma per due sere di seguito è difficile che lo spettacolo si ripeta!
Domenica scendiamo al porto e andiamo in barca alla bellissima Katergo un’altra spiaggia consigliata, selvaggia, deserta con sabbia bianca ma senza un filo d’ombra per ripararci.
Dopo 3h torniamo al porto e attendiamo in ranghi sparsi il pulmino per tornare in hotel, raccogliere i bagagli e ridiscendere per la prossima tappa. L’aliscafo arriva con oltre 1h di ritardo e lasciamo a malincuore la stupenda Folegandros per Santorini , che ci accoglie con una possente falesia a picco sul mare, imponente e coloratissima al tramonto.
Il porto di Thyra è in grande movimento con auto, camion e pullman che vanno su e giù costringendoci a stare in coda mentre Costas, nostro nuovo padrone di casa, guidando con una sola mano mi intrattiene fino all’arrivo a Oia permettendoci di pianificare il soggiorno.
Ci sistemiamo rapidamente e usciamo per cena, Santorini inaugura la seconda settimana in Grecia in un ambiente decisamente diverso: basta paesini e spiagge deserte, d’ora in poi vedremo il lato più movimentato di due tra le più rinomate isole greche.
Il gruppo reclama la vita notturna e iniziamo proprio da Oia, ancora pennellata con i colori pastello del tramonto, dove veniamo letteralmente investiti da centinaia di turisti di rientro dai vari belvedere, ma dove va tutta questa gente a passare la serata??
Scorgiamo fantastici paesaggi creati dall’uomo, il perfetto stereotipo della Grecia da cartolina: chiesette dalla cupola blu, case bianche e tante piccole piscine, mare azzurro e luci soffuse che illuminano questo luogo magico.
Pure i nostri ristorantini sono un ricordo e da oggi faremo più attenzione nelle libagioni, iniziando vicino a noi alla Taberna Leokasti che ci soddisfa con insalate e piatti leggeri. Passeggiata ad Oia, bella ma troppo tranquilla per i nostri gusti, e tappa in un bar dove iniziano le danze: Silvia finalmente si sfoga al suono della salsa e, proprio sul piazzale fuori del locale, improvvisa lezioni di ballo. Io rientro presto mentre il comitato divertimenti sta vagliando le attrattive serali in tutta l’isola…

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