Il prossimo fine settimana il centro di San Candido sarà animato dal cosiddetto Heugabel, il mercato del contadino e dell’artigiano. Lo scorso anno io c’ero ed è uno dei mercati più interessanti che ho visitato recentemente. San Candido è un paese dell’Alta Pusteria con 3000 abitanti che anche a settembre è affollato da molti turisti, negli ultimi giorni tiepidi dell’estate quando serve almeno una giacca per affrontare il freddo del mattino e della sera. Se siete partiti con un abbigliamento inadeguato non preoccupatevi, potrete acquistare capi da montagna e da città nei negozi che abbondano in centro, soprattutto nella zona pedonale.
Non c’è nulla di meglio dello shopping, ma se c’è il sole fate una passeggiata tra negozi eleganti per tutti i gusti e tutte le tasche, con attrattive da assaggiare sul posto nei bar, anche nei tavolini all’aperto, ammirando case, alberghi e palazzi che hanno cento e più anni di vita ma sono ancora perfettamente curati, eleganti, vivaci, una gran bella vista.
Il secondo weekend di settembre si tiene poi Heugabel, una ghiotta occasione per effettuare ulteriori assaggi e incursioni in produzioni, soprattutto agro alimentari, locali:
mele e conserve vegetali…
miele e patate…
cereali lavorati e ottimi vini…
insaccati, prodotti carnei e lattiero caseari…
Prodotti artigianali soprattutto di legno si vedono nascere dalle mani di abili produttori.
E per sollazzare altri sensi la banda in costume tipico suona su un piccolo piedistallo (occhio agli orari)…
Tra un assaggio e l’altro consiglio di visitare le chiese di San Candido, gioielli dell’architettura che vi faranno fare un tuffo nel passato fino all’anno Mille, quando su un preesistente monastero benedettino fu costruita la prima chiesa, l’attuale Collegiata, famosa da sempre tra le chiese delle Alpi orientali.
Fate due passi in silenzio nella semioscurità degli spazi interni, ammirate gli antichi affreschi, cercate le statue lignee tra cui un’affascinante Madonna nera e scendete nella cripta.
Poi uscite e passeggiate nell’attiguo cimitero, un luogo di pace straordinariamente silenzioso, con tutt’intorno le bellissime Dolomiti di Sesto.
Fuori città potrete anche visitare il nuovo cimitero dedicato ai caduti della Grande Guerra e cercare le antiche fonti termali, in attesa che vengano ripristinate.
La parrocchiale di San Michele Arcangelo è totalmente diversa, un tripudio di barocco e rococò anche se era nata come chiesa romanica. Molto più interessante l’interno rispetto alla facciata.
Altri luoghi di culto ornano il centro di San Candido, visibili da lontano per i campanili aguzzi, che ritroverete anche nelle vicine località di Santa Maddalena e San Silvestro, dove io da piccola andavo a funghi con i miei, all’alba, prima di passare la giornata nei boschi di Dobbiaco, un tour de force che non mi pesava e, se potessi, rifarei anche subito. Magari soggiornando proprio a San Candido, una località elegante ma adatta a tutti.
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