Autunno andiamo! Raccogliamo e conserviamo i suoi preziosi frutti per i mesi a venire. Pochi giorni fa prima di parlare di mele cotogne ho scritto un elenco di frutti autunnali: mele, pere, zucca, kiwi, castagne, noci. Ho omesso le giuggiole perché non mi era chiaro cosa potevo farci. Il brodo di giuggiole no, lo lascio ai professionisti tra cui pregevoli miei compaesani del basso Veneto che spero di conoscere al più presto (prometto di non curiosare troppo tra i loro segreti). La confettura di giuggiole sarebbe un’altra soluzione ma non sono pronta a denocciolare chili di frutti. Accetto consigli.

Il giuggiolo è un albero generoso, robusto, longevo. I frutti, le giuggiole, fanno un gran bene: sono ricchi di vitamina C e sali minerali, posseggono varie proprietà (protettive, sedative, antinfiammatorie) note anche in tempi antichi. Sono aspri e ruvidi al palato finché sono acerbi, fin troppo dolci man mano che maturano, quando assomigliano vagamente alle olive. Che fare? Ho trovato in rete due modi di produrne un infuso che ora è in parte in progress, ma con ottime prospettive. Lo consiglio come digestivo. Ne ho fatto una versione da pesare e misurare, una senza pesi e misure, dove basta preparare Q.B. di ingredienti e materiali. Buon divertimento.

giuggiole

Giuggiole sotto spirito

Con 450 gr di giuggiole e 400 ml di alcool vengono quasi 900 ml di liquore a 42°, si può fare più leggero sostituendo l’alcool con grappa. Es 450 gr + 600 ml grappa, totale 1.1 litri di liquore a 30°.

Ingredienti:

450 grammi giuggiole mature.

Corteccia di vaniglia.

Mezzo limone buccia.

Zucchero 200 grammi.

Alcool 95° 400 ml oppure 600 ml grappa.

Giuggiole sotto grappa

Ingredienti:

Giuggiole mature.

Grappa.

Miele.

Procedura

Dopo averle sciacquate e asciugate bene, porre le giuggiole in vasi a chiusura ermetica riempiendoli per due terzi al massimo.

Ricoprire i frutti con la grappa.

Aggiungere 1-2 cucchiai di miele per ogni vaso, più o meno secondo la dolcezza desiderata e la dimensione del vaso.

Lasciare a macerare in un luogo fresco e buio agitando 1-2 volte a settimana, rabboccare con altra grappa in caso le giuggiole, assorbendola, si gonfino tanto.

Dopo 15-20 giorni dovrebbero essere già pronte. Assaggiatele e fatemi sapere se vi sono piaciute!

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4 comments

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Le sto mangiano adesso! Gnam gnam 😉

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Davvero? yummi… le mangi più mature e morbide o più acerbe e allappanti? 🙂

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Acerbi… Un po’ più dure, ma mi piacciono di più 😉

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Volodirondine ciao! sto facendo una ricetta simile, un infuso autunnale, pronti ad assaggiarlo?

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