Dal viaggio Laos Cambogia, agosto 2014, non pubblicato sulla rivista di Avventure nel mondo.

Un diario sentito e covato, il racconto di uno dei viaggi più belli e uno dei gruppi migliori di sempre, in attesa di poter tornare in questi luoghi splendidi dove la pace “regna” da poco.

Il fascino del Laos con montagne e foreste, popolate da genti semplici ma generose. Luang Prabang e Vientiane, le due capitali in bilico tra passato e futuro. Un assaggio di Cambogia nel meraviglioso sito di Angkor e a Phnom Penh, la capitale dove ancora si sentono gli echi del genocidio perpetrato da Pol Pot.

I PAESI

Nel Sud Est Asiatico ci sono Paesi diversi che a priori suscitano suggestioni diverse. In Laos e Cambogia (L-C) non troverete forse la magnificenza dei siti e la ricchezza della storia come in Thailandia, Vietnam e Birmania. Troverete invece luoghi belli e intimi, sarete ripagati da sensazioni diverse che vi renderanno ricchi comunque.

Il Laos d’estate è un tripudio di panorami dolci fatti di risaie verdissime, altipiani ricoperti di una fitta vegetazione che fa capolino tra nuvole e nebbia, laghi grotte cascate torrenti e una natura ovunque generosa. La gente che si incontra nei villaggi, giovani e anziani di diverse etnie, sorride e vive in umilissime condizioni con dignità e calma orientale. Le testimonianze della storia sono templi e monasteri buddhisti dove, accanto all’architettura dai colori vivaci, si gode la spiritualità di luoghi vivi e vitali e si osserva la vita dei monaci scorrere accanto a noi.

Luang Prabang e Vientiane sono le capitali, uniche vere città dove, nel corso della storia antica o recente, si sono depositate le maggiori testimonianze culturali con pregevolissimi palazzi e templi, tutti diversi. In mezzo tra un luogo e l’altro si viaggia accanto all’immenso fiume Mekong e ai suoi affluenti, navigando e percorrendo strade scoscese, spesso sterrate temporaneamente a causa di frane e smottamenti. In agosto i monsoni si manifestano con piogge battenti che durano ore o giorni, condizionando a volte, com’è successo a noi, le possibilità di visita.

La Piana delle Giare è stata la chicca con cui abbiamo movimentato e diversificato un viaggio, di solito assai standardizzato. La straconsiglio!!

La Cambogia solo assaggiata in questo viaggio è invece una vasta pianura alluvionata, come si vede già scendendo in volo sull’aeroporto di Phnom Penh, dalla grande distesa d’acqua che prima con il fiume Mekong, poi con l’immenso debordante Tonle Sap la rende fertile ma non ancora ricca. In questa stagione il Tonle Sap è così gonfio d’acqua da cambiare il suo corso, tanto che la navigazione impiega il doppio del tempo perché la barca in movimento deve scansare alberi, liane e tutta la vegetazione.

Se escludiamo i due giorni e mezzo di visita alle meraviglie dei templi di Angkor, l’ultima e più alta tappa culturale del ns viaggio, in Cambogia si respira ancora l’aria di un “Paese spaesato” che cerca un’identità nazionale con fatica dopo avere girato pagina. Non solo la Cambogia ma tutto il sud est asiatico è stato sconvolto dagli eccidi di milioni di persone, perpetrati qui dal regime dei Khmer rossi capeggiati da Pol Pot. Questo dittatore sanguinario, incredibilmente ma non tanto se vediamo che alcuni capi nazisti sono stati liberi di scorrazzare nel mondo fino a tarda età, non ha ancora avuto un processo e delle condanne definitivi.

EPOCA DEL VIAGGIO

A chi mi chiede quando andare in L-C rispondo così: la “nostra estate” è bassa stagione per motivi climatici in Sud Est Asiatico, i monsoni in effetti limitano alcune escursioni e noi stessi ne abbiamo sofferto, saltando un paio di visite. Ma non scoraggiatevi, partite e godetevi questo viaggio bellissimo.

Se invece potete andarci nel “nostro inverno” ci sarà molto meno umidità ma molta più gente. Sabaidee!!

IL GRUPPO 

Esiste il gruppo perfetto? Certo, e questo viaggio ne è stata la prova!

Nulla da dire sui miei 11 pax, eccezionali compagni di viaggio e ora anche amici, hanno reso la nostra esperienza magica con i contributi di ognuno, dal più caciarone al più tranquillo, mettendoci tanta simpatia, disponibilità e complicità (parole loro).

E soprattutto mettendo ci in gioco sempre, con la voglia di stare insieme. Prova ne sia la quantità notevole di foto di gruppo.

Eravamo 11 + 1 di età 35-65 anni, provenienti da Lombardia e Veneto più una mia ex pax da Perugia.

Eravamo quasi tutti a conoscenza delle dinamiche di ANM, i tre ragazzi alla prima esperienza sono tornati contenti e, presumo, desiderosi di ripartire verso nuovi viaggi e avventure.

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