Quando a fine aprile ci hanno detto che potevamo uscire, timidamente e ben protetti, a partire dal tre maggio e dai confini comunali, è stata una bella sensazione dopo due mesi di chiusura. Ma è stato anche un momento di insicurezza perché per molti versi non sapevamo cosa ci aspettava fuori di casa.

Potevamo uscire ma volevamo questo? Oggi metto in ordine i pensierini di maggio e giugno per ricordare, prima di tutto a me stessa, quel che ho passato.

Sarà sempre un diario semiserio delle cose fatte, in parte diverse da ciò che mi aspettavo, importanti soprattutto come segnale che la vita poteva e doveva ricominciare.

Mi sono presa tempo per continuare a esplorare la mia regione d’origine e arricchire un bagaglio di immagini, impensabile solo pochi mesi prima dell’epidemia.

Il Veneto è una regione più bella che mai, da mostrare al mondo facendo i turisti a casa nostra.

Persino a Mestre dove le mie amiche guide organizzano visite sempre interessanti, e con programmi intensi per i mesi a venire. Anche se i mestrini come me hanno avuto come primo pensiero “andare a Venezia”.

Ci siamo fiondati appena possibile su un autobus per vederla vuota “prima che arrivassero orde di turisti”, va beh eravamo ottimisti? Non so, le prime immagini che ne ho riportato sono a metà fra speranza e sgomento, sentimenti in parte ancora presenti in molti di noi, al pensiero di com’era Venezia fino all’anno scorso.

Come sarà in futuro? Non lo sappiamo, anzi attendiamo le elezioni di settembre per capire quale direzione prenderanno il comune di Venezia e la regione tutta.

Non solo il capoluogo di regione ma tutto il Veneto soffre il pesante calo di fatturato nel turismo, che in buona sostanza non ci sarà quest’anno, almeno quello proveniente dall’estero.

Nel frattempo godiamo la vista del migliore skyline veneziano pulito, sgombro dalle sagome inquietanti delle grandi navi che non ne solcano il bacino. Per ora. In compenso ci accompagna qualche sfortuna.

La nube tossica per esempio, che a maggio ci ha spaventati e ci ha richiusi in casa per un giorno, ha rappresentato una piccola oscura minaccia ma è stata presto seppellita dai media. La tutela dell’ambiente non è certo una priorità del nostro governo locale e non se ne accorgono i sostenitori del sindaco uscente, con i suoi proclami da imprenditore piccolo piccolo e il suo seguito di persone osannanti. Non li capisco proprio.

Per esorcizzare la situazione ho continuato a stappare bottiglie di vino. Anche questo è ripartire.

Ho visitato un paio di cantine venete che non conoscevo, portando a casa dei vini rossi interessanti.

La vera ripartenza dal punto di vista umano è stata la festina per il mio compleanno in famiglia, una riunione carina e calorosa nei limiti del possibile, che ha fatto piacere a tutti.

E poi ci sono state le prime uscite per un caffè o una birra con gli amici, tanto desiderate.

Ripartodallitalia scritto tutto attaccato è il titolo con cui noi blogger AITB abbiamo mostrato l’Italia, ognuno nei dintorni di casa propria. Cercate l’hashtag, e cercate anche Ripartodavenezia con cui il quattro maggio sono uscita di casa. Sembra secoli fa eppure sono passati meno di tre mesi. Ad maiora.

8 MAGGIO

Fase due. Forse era tutto qui quello di cui avevamo bisogno. Un parco con degli alberi, un po’ di sole, aria fresca da respirare. Attraverso la mascherina.

* Sguardi da incrociare cercando di riconoscersi dalla voce, dalla figura del corpo più che dal viso nascosto. E trovare amici e parenti al parco, tutti in cerca di poche cose semplici.

* Come un cespuglio di rose fiorite o i miei preferiti : anatroccoli con mamma anatra intenti a sguazzare nell’acqua di un piccolo stagno, mai così bello. Chissà che sia vero #andratuttobene

17 MAGGIO

In punta di piedi sono tornata oggi, dopo 72 giorni, a cercare in silenzio la bellezza immutata di Venezia. Con i veneziani finalmente padroni della loro città, pochi foresti e campagnoli come me, due coppie anglofone.

* Cammina cammina, caldo e sete si fanno sentire, ma finché non avrò accesso ai bagni dei bar aspetterò a prendere qualsiasi bevanda. Caffè birra vino spritz. Non mi resta che guardarmi intorno e godere Venezia in orizzontale, non necessariamente con una meta.

* Camminare è ancora più bello del solito ma quando bisogna prendere i mezzi è un delirio fra paline che non funzionano (ancora meno del solito) corse diradate o saltate. Ho preso il treno all’andata da Mestre, e al ritorno una simpatica combinazione di vaporetto piedi e bus.

* Informazioni di servizio, il bus numero due parte ai 15 e 45 da piazzale Roma, ai 00 e 30 da viale don sturzo. Questo di domenica, domani non so.

Venezia in verticale, dalla terra al cielo. Nessun rumore squarcia l’aria di domenica mattina, il primo regalo che mi faccio in questa spero bella settimana entrante.
* C’è solo il frullo d’ali di gabbiani e colombi e, a mezzogiorno, il suono delle campane a richiamare i fedeli. Domani chi vuole può tornare in chiesa.

* Non ricordavo il riflesso verde dell’acqua sotto il ponte di Rialto e non ho visto i canali limpidi. Le poche barche a motore fanno pari con barche a remi spinte con gioia. Questa allegria contrasta con le file mute delle gondole, coperte di blu e nero, ferme negli stazi mai visti così affollati. Un po’ Thomas Mann, un po’ Silvio Soldini #ziarobiaVenezia #ripartodallitalia #ripartodavenezia

20 MAGGIO 

Il mio 52° compleanno scorre tranquillo. Mattina a Mestre, i parenti in visita e poi due passi a Venezia.

Cavolo a quest’ora siete già 250 anzi di più, grazie grazie, come faccio a ringraziarvi tutti? Ho fatto una crostata digitale quest’anno per giocare un po’ coi numeri, 25 è meglio di 52 giusto? Ci vediamo dopo su questi schermi ora cerco fra di voi gli amici vicini…

26 MAGGIO 

A come Alessandria e Asti. Monferrato terra di grandi vini. Questa vecchia Barbera del 2007 si chiama Umberta, è arrivata fino a oggi perché è forte, non certo perché io l’ho trattata bene anzi, ha fatto due o tre traslochi. Me li ricordo bene, e ricordo il giorno di primavera in cui sono andata a prenderla con due cari amici milanesi in una giornata epocale di vini e risate, iniziata a Cerrina Monferrato e proseguita a Scurzolengo vicino ad Asti. Cascina Iuli è una casa sobria da fuori, non dice molto ma dentro è fresca, super accogliente non solo per una degustazione mattiniera e piena, rotonda, completa. Fuori, oltre l’edificio, si stendono a perdita d’occhio colline soprattutto boscose dove i vigneti sono parte di un sistema, dove l’ambiente è al centro dell’attenzione. E poi c’è quel figo di Fabrizio Iuli. Cascina Iuli è uno dei pochi esempi che amo portare di impresa vinicola partita da un altro business, in questo caso dal giornalismo, e dove la solidità dell’idea a monte si sposa con il prodotto vino e tutto il resto in una danza armoniosa. Ancora vale #iobevoacasa

29 MAGGIO 

Fase due. Hotel che aprono soprattutto in zona stazione di Mestre. Hotel che restano chiusi, con cartelli più o meno rassicuranti sui prossimi giorni. Poi vai su booking e certi alberghi, badate bene non i BEB, vanno via a prezzi bassi, bassissimi. Spero che torni presto la normalità anche se, lo confesso, non riesco a pensare cosa sia oggi normale. Attorno alla stazione un asse viario è stato pulito a tempo di record grazie a investimenti internazionali ed è diventato hub di nuovi edifici, grattacieli che ospitano hotel sfavillanti e ostelli con mille opzioni. Io continuo a vedere con più piacere la vecchia Mestre e questo parcheggio ne è una rappresentazione. Va bene #ziarobiaVenezia o devo metterci Mestre?

01 GIUGNO

[Piazza Barche e dintorni] Questa doveva essere la porta d’accesso dal mare alla città di terra. Mestre ha piccoli fiumi e canali, per molti tratti interrati. Marzenego e Osellino per cominciare. E si può uscire in barca dalla città, in varie direzioni. Bello no?

* Quando studio la storia di Mestre mi sorprendo tante volte per le nefandezze qui perpetrate, nell’ultimo secolo, dagli uomini al governo. La ferrovia per esempio doveva partire da qui, la stazione di Mestre doveva essere in piazza Barche. Sarebbe stato il perfetto hub moderno per oggi e domani. Uno spazio intermodale dove convergono i trasporti e le comunicazioni, dove quindi si creano opportunità commerciali.

* Alcune botteghe stanno in fila soprattutto da un lato, alcuni edifici aspettano di essere messi a posto. Verso il centro le barche si è fatto bene un esperimento urbano, già troppo grande per me, dove c’è tutto quel che serve per la nostra dimensione urbana.

* Monumenti al (e del) passato sono collocati alle due estremità della piazza, la colonna con il leone alato e appunto il monumento ai caduti del mare. Da questo si arriva un attimo a corso del popolo attraverso una vietta che fa tanto vecchia Mestre, con delle case a schiera che ho scoperto solo ieri.

* Lo snodo ferroviario principale è stato fatto verso sud, dall’altra parte di Mestre, rivolto dalla parte di Marghera. Magari era più facile trasportare merci in quella direzione, non so. Le stazioncine rimaste, a parte appunto Marghera, sono poco utilizzate. Torneranno attive in futuro? Torneremo a condividere degli spazi in sicurezza, creare una vera mobilità sostenibile oggi si può e si deve fare #ziarobiaVenezia

03 GIUGNO

Nella mia casetta di campagna mi metto al lavoro. Prima taglio l’erba poi vado in giro.

Cercavo vino, ho trovato mele, asparagi, ciliegie. E i murales che non vedevo da tanti, troppi anni  #ziarobiincampagna

05 GIUGNO

[Non solo prosecco] Ariel fa la guardia al vigneto dove però non c’è nessuno! Sono andata a trovare Sara Meneguz nella sua piccola azienda, sulla cima di una collina dove vigna e prato, terra e bosco si alternano e si confondono in armonia. Metà e metà, per sei ettari totali di terreno che dà la glera ovviamente, ma che mi incuriosisce soprattutto per i vitigni a bacca rossa tra cui Merlot e Cabernet non scontati, il mio amato Pinot nero e le chicche di famiglia che fa solo lei. Le chiederò lumi perché sono delle chicche. Sara usa poco anzi pochissimo legno, solo botte grande, e vasche di acciaio per la vinificazione che avviene qui sotto, alla base della collina dove è già inebriante salire per la stretta stradina tutta curve. Torno presto che ho appena cominciato a scoprire queste chicche, dietro la mia casetta di Tarzo, qui siamo a Corbanese e io sono sempre #ziarobiincampagna

06 GIUGNO

[Un tour a Mestre? Sì grazie] Stefania Colecchia ha dato un titolo proprio bello alla visita di oggi, lei fa la guida a Venezia ma invece di vedere calli e campielli con lei siamo andati oltre il ponte, oltre l’acqua dei canali e della laguna. In terraferma infatti c’è un’altra città da vedere, Stefania ci ha condotto in una visita guidata di Mestre per ben due ore, piena di elementi da approfondire, storici e umani. La mia città natale è così ricca di aneddoti e angoli interessanti che però sono spesso sommersi da asfalto e cemento. Bisogna frugare tra le pieghe degli edifici più antichi per scoprire la sua anima. Camminando da Piazza Ferretto a Piazza Barche e Piazzale Donatori di sangue con Villa Erizzo si attraversano le vecchie strade, si incrociano le chiese su Via Palazzo, Via Caneve, Santa Maria dei Battuti, Torre Belfredo e la Provvederia. Abbiamo appena iniziato, grazie cara Stefania e arrivederci alla prossima visita!

11  GIUGNO

Fase tre tutti in fila, come e più di prima. Senza tanta tecnologia (come prima). Ieri ho assaggiato un po’ di tutto.

*In banca questo nastro segna la linea di cortesia davanti all’ingresso, ce ne sono tre. Bancomat. Cassa. Appuntamenti. Dietro di me aspettano almeno venti persone, la maggior parte anziane, col sole si sta anche bene ma non per la mezz’ora minimo di attesa. Se poi piove ci sarà il fuggi fuggi generale.

*Alla Ulss. O Asl o come cavolo si scrive devo fare il rinnovo patente con visita oculistica, fino a due settimane fa era tutto chiuso causa epidemia. Ora non rispondono al telefono né alle mail e consigliano di mandare… Udite udite. Un fax coi dati per prenotare la visita. Un appuntamento che non sappiamo quando sarà, nel frattempo hanno posticipato di due mesi la validità della mia patente, da giugno ad agosto 2020. Con la mia solita S Fortuna mi fermerà una pattuglia e dovrò spiegarle la faccenda. Incrocio le dita.

*Segue coda alla posta x pagare la motorizzazione. Un conto bancario non c’era.

*Dal medico vado nel pomeriggio fra i nuvoloni neri che si stagliano all’orizzonte, ho dovuto tornare x rifare (richiedere) impegnativa chiamando N volte. E rifare tutta la trafila. Poi chiamerò il CUP, che Dio me la mandi buona.

*Giove pluvio decide di scaricare tutta l’acqua del cielo e mi inzuppo fino al midollo. Ovviamente sono in bici

17 E 24 GIUGNO

Nel pieno della fioritura della lavanda tutti mostrano campi colorati di lilla. Quanti campi di lavanda si trovano in giro? Ormai sono un fenomeno di costume asserviti ad esigenze di mercato più o meno discutibili. Pensavo di scrivere un post al riguardo, ma presto cambio idea e mi limito a cercarla in Veneto.

Wannabe #lavender hoping to come back to #Vicenza in a few days

Non solo #lavanda ma anche calendula, elicriso, melissa, menta, rosmarino, camomilla. E poi? Per sapere quante specie crescono al #lavandetodellalobia ho chiesto direttamente a @valentinacaltran chiedetele se si può ancora farle visita #ripartodallitalia

19 GIUGNO

Da giugno cerco di mettere a posto la schiena e gli acciacchi in altre parti del corpo, investo sulla mia salute.

Mascherina nuova rossa, per fare fisioterapia oggi e finire la settimana all’insegna della cura del corpo. L’ho presa ieri da #knkcartoleria e avevo l’imbarazzo della scelta fra colori neutri e vivaci. Giallo arancio rosso sul quale è caduta la mia scelta per i soliti motivi. Che fate oggi amici? Il mio we è in progress oggi danno pioggia  #ziarobiaVenezia

21 GIUGNO

La presentazione di una mostra oggi è quasi un privilegio, una gioia partecipare a una conferenza stampa.

[Giambattista Piranesi architetto senza tempo]  Ha aperto i battenti oggi a Bassano del Grappa la mostra dedicata a Giambattista Piranesi, con un paio di mesi di ritardo ma con quattro mesi davanti a noi per visitarla.

* Piranesi è nato a Venezia proprio trecento anni fa, nel 1720, nella ricca esposizione bassanese possiamo ammirarne le opere proiettate (anche nel vero senso della parola) fra Venezia e Roma. In realtà alcuni sostengono che sia nato a Mogliano Veneto.

* La città eterna lo ha accolto e l’ha messo in condizione di dare il meglio. Non dobbiamo quindi sorprenderci se tante sue incisioni, sono migliaia, ritraggano la Roma dell’epoca, ma sono tanti i motivi per cui Piranesi vi ha trascorso circa metà della sua vita. E qui è morto nel 1778.

* A Bassano c’è talmente tanto da vedere che potete passarci un giorno intero a passeggio tra la parte alta e il piccolo centro storico, lambito dal Fiume Brenta e attraversato dal Ponte degli Alpini. Insomma venite a vedere, merita. Parola di Gamberettarossa.

* Palazzo Sturm è una sede museale già ricca di cimeli e testimonianze, le ceramiche sono le mie preferite. Questa mostra lo rende ancora più ricco ed è l’occasione perfetta per vedere o riscoprire una vera chicca al centro del mio Veneto.

PS ieri la conferenza stampa è stata introdotta dal sindaco di Bassano Elena Pavan che ha sottolineato le misure di sicurezza adottate e da adottare per la visita. E non mi sono permessa di chiederle il consueto #selfiecolsindaco peccato! (Mi sa che me lo scordo per un po’)

La città vista dall’alto. La torre civica di Bassano. Sopra di me il Grappa e questo cielo blu incredibile. Sotto il Brenta e il pullulare di vita. Al mercato nei bar e per le strade del centro. Ora mi aspettano al museo civico. A dopo amici!

26 E 29 GIUGNO

Sulle scale di #bassanodelgrappa oggi mi metterei seduta a guardare la gente che passa. A voi piace fare #peoplewatching? A me sì tantissimo #staircasefriday #starsandsteps #treppenfreitag #treppenstufen #ripartodallitalia

[Chi si loda si imbroda] c’era una ragazza di passaggio sulla piazza di Bassano. Le ho chiesto se voleva apparire in foto e si è spostata. Così sono rimasti solo i fiori gialli a dare colore a questa piazza di #bassanodelgrappa e devo dire che mi piace molto #ayellowmark #ripartodallitalia #ripartodavenezia #estate2020

22 GIUGNO

Una grande polemica monta sulla statua di Montanelli a Milano, che qualcuno imbratta e via a sparlare dall’una e dall’altra parte. Io penso che le statue siano altro, le cerco e ne scrivo.

[Statue d’Italia] Le statue sono monumenti alla memoria, bella o brutta che sia. Non si devono abbattere mai. Questa statua, collocata all’inizio del centro di Bassano, è un saluto e omaggio dei cittadini a un personaggio illustre #ripartodallitalia

23 GIUGNO

De Coppi Claudio a Colmaggiore di Tarzo è l’azienda dove prendo il succo di mela. Foto uno e due. La prima volta ho conosciuto il loro bel percorso di recupero che va oltre la produzione vinicola e spazia verso la frutticoltura, finalmente, un ritorno alle origini per queste zone.

Domenica mi hanno raccontato un poco la storia di questa casa colonica, foto tre, con duecento anni sulle spalle. Sapete cosa ci farei io se avessi due soldini? Indovinate! #ziarobiincampagna continua

27  GIUGNO

Un tour a Mestre? Sì grazie! Volete vedere la città con occhi nuovi, volete conoscere alcuni personaggi famosi della sua storia e scoprire dettagli a cui non avevate pensato? Chiedete a @colecchiastefania la mia amica guida che tra una settimana, il prossimo sabato 4 luglio, propone nuovamente la passeggiata nel centro della nostra Mestre. Ci vediamo in piazza Ferretto?

28  GIUGNO

[Le conserve di zia Robi] Ieri sera ho preso due chili di ciliegie al mercato. Oggi con la mia fornitrice di fiducia abbiamo riempito una cestina di vimini con la sua frutta dell’albero, queste prugne Santarosa, quasi dieci chili, squisite.

Oggi pomeriggio anche se fa caldo faccio la confettura e già che ci sono pure il chutney. Ho una mia ricetta collaudata ma se ne avete un’altra da proporre vi ringrazio #conserveziarobi

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