Oggi è un giorno speciale: sto andando a Bassano del Grappa a raggiungere la splendida Monica e le carissime amiche blogger del #duemoriopenday. Visiteremo questa cittadina che (vergogna!) temo di non avere mai visto perbene. Sempre con la guida di Monica ne scopriremo gli angoli migliori, poi torneremo a pranzo da lei, all’hotel Due Mori di Marostica. Nel pomeriggio devo andare a votare, speriamo bene sono un po’ nervosa ma mi sono vestita di rosso e spero che questo sia di buon auspicio.
Ma questo è un post sui treni: vado a Bassano in treno, anzi su quello che io chiamo il treno dei poveri, un regionale per chi deve effettuare piccoli spostamenti e non può, o nel mio caso non vuole, prendere l’auto. Tanto per capire come funzionano le ferrovie e perché io odio i treni, per queste percorrenze si deve arrivare al binario 12, dove non ci sono panchine e si aspetta in piedi, al freddo. Un anziano come fa? Una mamma con figli piccoli e/o bagagli? Ma i governanti si ricordano della gente solo prima delle elezioni, si sa.
Intravedo un pannello dove Trento, la destinazione finale del treno, sarebbe prevista dopo quasi quattro ore. Non ci posso credere, lo rileggo perbene: innanzi tutto le fermate sono criptate con sigle che nemmeno io a volte riconosco, ci vorrebbe uno stenografo per capirle. E poi è vero: dopo una serie di cittadine di pianura sono snocciolate località col suffisso DG, cioè del Grappa, poi VALS per Valsugana ma anche Valstagna, e infine Levico e Caldonazzo, due località che mi ricordano le terme di un tempo vecchie e inadeguate, nulla a che vedere con le brillanti location che oculati amministratori hanno reso per tutti, anzi addirittura fashion. Ma da quando non ci vado? Magari ora sono bellissime pure queste terme! E Trento dista davvero 4h da Venezia. Provo ribrezzo, poi ci ripenso e mi dico: perché no? Se in quasi 4h si va da Milano a Tirano per prendere il trenino rosso del Bernina, anche Venezia – Trento può essere una bella gita. Datemi una cartina, voglio andarci!
Ah, il treno dei poveri arriva puntuale, è bello, moderno e funzionale, ha addirittura la carrozza per le biciclette. Mi siedo e scrivo, oggi comunque vada sarà una splendida giornata.

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