Giorno della partenza, la loro, ma alle 6.30 mi alzo per andarli a salutare al pian terreno. Vanno via alla spicciolata puntando verso il 109, con la speranza che possano poi rincontrarsi in aeroporto; avranno da passare quasi una decina di ore a Zurigo prima del rientro in Italia. Solo Rosetta e Roberta non partono, hanno l’aereo alle 14, dopo la colazione andiamo a zonzo nei pressi del “portacipria”, le porto a vedere il monumento dedicato a Berlino unita, poi ci fermiamo per un caffè; torniamo in pensione e le accompagno all’aeroporto di Tegel, dove alle 13.30 le saluto davanti al check-in. Torno allo Zoo poi mi reco sulla Kurfürstendamm per visitare il Museo di Berlino intravisto 7 giorni prima. Per 90 minuti seguo un percorso che illustra la storia della città, dalla sua nascita a capitale dell’Impero Prussiano, dal Regno del Kaiser al disastro del Terzo Reich, in un’atmosfera che fa entrare nelle varie epoche con numerosi filmati, riproduzioni sceniche e fotografiche. Fra le cose che più mi rimangono impresse sono le pareti con le foto delle tante persone (scrittori, attori, politici) che furono costretti ad emigrare, si suicidarono o, semplicemente, furono eliminate dal regime, e il filmato dell’Angelo Azzurro con Marlene Dietrich, sulla parete c’è anche la sua foto, o la stanza dove “calpestiamo” i dorsi dei libri distrutti dai nazisti. Quando esco parte il mio personale tour della Berlino che mi è rimasta maggiormente impressa: Alexanderplatz, Marienkirche, la torre della televisione, Marx & Engels, il Duomo, Pergamonmuseum, Unter den Linden, dove acquisto l’orsacchiotto colorato a braccia alzate e un bel boccale smaltato bianco con rappresentata una Berlino del 1830. Il safari fotografico prosegue con la Brandeburg Tor, il Reichstag, la Siegessaule e la Kaiser Wilhelm Gedachtnis Kirche.
Alle 20.30 sono di nuovo in pensione, dove ceno a base di yogurt e dolcetti – Buonanotte.

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