Primavera in giro per la bassa, che sia basso Veneto o basso Friuli poco cambia.

Tutto è bello colorato e sprizza la voglia di vivere degli elementi naturali, piante e animali, che l’inverno ha messo in letargo e ora non vedono l’ora di esplodere.

Ogni giorno vedo nuovi paesaggi.

Anche se sono sempre alla guida, trovo tutto piacevole e appena posso, magari verso le 13 quando i miei clienti mangiano, scatto qualche foto.

I fossi sono le maggiori fonti d’ispirazione con tutto il loro corredo di spighe, ciuffi, fiori grandi e piccoli.

Un bel giorno mi fermo subito dopo il cancello di un’azienda, dove il titolare mi ha confermato che non gli servono le nostre analisi perché lavora per vendita diretta e queste non sono richieste.

C’è un cuscinetto di campanelle rosa proprio dove il canale a bordo strada devia in una piccola ansa, che belle! Scendo con la macchina fotografica ma un attimo prima che scatti, lo sento urlare contro di me frasi sconnesse che più o meno dicono questo: ho capito chi è lei, non creda di fare la furba, ho preso la targa dell’auto e le farò vedere io, ora chiamo subito la sua azienda e le faccio passare la voglia di comportarsi così.

Sono allibita e spaventata per un comportamento che non mi aspettavo, totalmente ingiustificato, provo a rispiegare il motivo per cui mi sono fermata ma il tipo, sempre più arrabbiato, non mi ascolta e alza ancora la voce. Scappo a gambe levate in auto e me ne vado.

Peccato, quelle campanelle rosa erano stupende e non le ho fotografate, e nemmeno i papaveri del campo di fronte, i più belli della giornata. Mi consolo poco dopo con questi altri papaveri, anche se non è lo stesso.

Proseguo verso i campi di cereali appena seminati, e i legumi già fioriti, e tutta la primavera esplosiva che sto riscoprendo nella mia terra.

Un mese dopo trovo queste splendide coloratissime ortensie, ora è estate e si vede!!