Salaam, pace, è molto più di una formula di cortesia per entrare in contatto con il mondo arabo, è il migliore saluto assieme a un sorriso e a una stretta di mano. Ma Salaam a Khartoum è anche il nome di una scommessa vinta, un progetto così folle sulla carta che non tutti ci credevano all’inizio, finché l’ospedale di Emergency ha preso forma e dal maggio del 2007 è un centro d’eccellenza per le cure cardiochirurgiche. Salaam si trova nella periferia sud est della capitale nel quartiere di Soba, oltre l’aeroporto. Opera e cura con successo tante persone affette da patologie cardiache, impiegando personale specializzato italiano ma anche operatori locali, per un totale di oltre 300 persone. I pazienti vengono dal Sudan ma anche dai paesi confinanti, per i quali il personale dedicato di Emergency effettua visite in loco e stabilisce la priorità dei pazienti e le cure da effettuare. In questi anni di attività Salaam, con l’eccellente livello dei servizi offerti, ha ottenuto la piena fiducia di pazienti e istituzioni, ben oltre i confini nazionali, nel pieno rispetto degli standard internazionali. La salute è un diritto e come tale dovrebbe essere garantita a tutti, invece le cure mediche e i servizi d’eccellenza, gratuiti, accessibili a tutti, sono un concetto che spesso oggi non si vorrebbe mettere in pratica nemmeno in Italia. Attualmente, oltre che nella capitale sudanese, Emergency è attiva con i tre centri pediatrici di Mayo, Nyala e Port Sudan. Questo fa onore all’organizzazione fondata nel 1994 da Gino Strada ed è un motivo d’orgoglio per i suoi numerosi sostenitori e per l’Italia intera.
Prima di partire informo l’associazione del nostro arrivo: alcuni gruppi semplicemente si presentano all’ingresso dell’ospedale di Khartoum, non c’è nulla di male ma è meglio che gli operatori sappiano se c’è un gruppo in visita, soprattutto è bene andarci nel pomeriggio quando le operazioni sono in gran parte terminate. Conosciamo e sosteniamo Emergency, è emozionante vedere il frutto di tanto lavoro, il valore scientifico e umano di quest’opera.
Gino Strada c’è ma non si vede, ci accoglie Eleonora, colei che presso il centro Salaam si occupa di logistica e selezione dei pazienti da ricoverare. Dopo una breve presentazione ci conduce per uffici, laboratori, sale operatorie e stanze di degenza dall’aspetto accogliente e armonico. Questo è davvero un luogo sereno, anche se è abitato da malati bisognosi di cure; pazienti e familiari ci salutano con un gesto della mano. Una bambina ci viene incontro, ha i capelli cortissimi, porta al braccio un paio di farfalline della flebo. Si trascina malferma sulle gambe, fa fatica a parlare, ha la faccia triste di chi sta soffrendo. Eleonora l’abbraccia e le chiede come sta. Lo scorso anno è stata operata al cuore, sembrava che tutto fosse andato bene ma ora ha dovuto tornare in ospedale, mi viene un nodo alla gola.
La sala d’accoglienza ora è quasi vuota, ma al mattino è affollata da tanti nuovi pazienti che vengono qui per farsi visitare. Camminando nel grande giardino fiorito non sembra nemmeno di stare in un ospedale, e capisco perché questo posto si chiama Salaam, Pace.
Mi colpisce in particolare il cubo bianco che è stato dedicato alla preghiera, senza immagini né richiami ad alcuna religione, in modo che ognuno vi possa entrare a pregare il suo dio.
Eleonora ci presenta al personale, sono tutti gentilissimi, ci facciamo foto con loro poi usciamo in silenzio, pensierosi ma orgogliosi di essere italiani. Evidentemente questo è un mondo a parte rispetto alle dinamiche delle cure mediche e della sanità, anche gli operatori umanitari che vivono e lavorano qui, per pochi anni o per tutta la vita, sanno di essere a loro modo fortunati.
Siamo entusiasti per questa visita, con il giusto preavviso ci si può organizzare per andare anche al centro pediatrico di Mayo, non molto distante. Salaam è circondato da terreno incolto e poche case. Di fronte all’ingresso c’è un baracchino dove ci fermiamo a bere un caffè e riordinare i pensieri, ognuno per sé.
Ti è piaciuto questo post? Allora leggi anche gli altri, li trovi qui:
3 comments
pasqualeeclaudia
stupendo blog, complimenti!!!! seguiremo con piacere le tue novità e i tuoi viaggi e chissà non ci si possa incontrare da qualche parte del mondo!!! passa a trovarci se ti va!! ciao 🙂 http://duecuorieunaciccions.wordpress.com/
gamberettarossa
Maciao grazie. Andrò a vedere. x caso state in Veneto pure voi ? Roberta Gamberettarossa
pasqualeeclaudia
no noi siamo pugliesi!!! 😛