In corner arrivo con un post semplice e veloce che mi descrive, con cui partecipo al contest di agosto (già) per #sensomieiviaggi. Copio questo: Grazie a Monica ed Annalisa come sempre fucine di idee e ispirazione, buoni viaggi a tutti!

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I simboli dei miei viaggi sono tutti racchiusi in una foto, un’immagine che i miei numerosi compagni di viaggio conoscono bene perché mi vedono vestita così quando siamo in giro per il mondo. Zaino zainetto e marsupio sono i contenitori delle mie cose materiali. Nello zaino ci sono i vestiti, nello zainetto gli effetti personali da bagaglio a mano, incluse tante carte che non smetterò mai di usare: guide, pseudo moleskine, documenti (quando siamo in gruppo). Nel marsupio tengo la macchina fotografica e il cellulare, contenitori di immagini. Fascetta o bandana servono per tenere i capelli in ordine e prendere TUTTO il sole che c’è. Il giubbino attorno al marsupio ha la funzione anti – ladro che mi ha sempre salvato dagli scippatori. A dire il vero lo uso anche per asciugarmi le mani nei locali, ma questa cosa è un po’ così.

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Una sola volta non portavo il giubbino, ero a Buenos Aires nel marzo 1996. Faceva un gran caldo ed ero uscita dall’hotel con addosso maglietta, shorts e sandali. Nel marsupio piccolo misi venti dollari, carta di credito, passaporto. Punto. Ero alla fine di una splendida giornata a passeggio, iniziata incontrando le madri di Plaza de Mayo davanti alla Casa Rosada, esperienza inattesa ed emozionantissima, proseguita nei giardini e viali del centro sino alla Recoleta, in cerca dei fantasmi di Peron ed Evita. Pranzai da Hard Rock Café, a fronte di una spesa di 21 dollari me ne addebitarono 41. Controllare sempre il conto! Nel tardo pomeriggio ero finita in Plaza del Congreso quando, proprio di fronte al Capitolio sentii un tocco sulla schiena e, subito dopo, il vento di persone che mi stavano avvicinando. Avrei dovuto girarmi ma, per l’intuito e l’innato spirito di sopravvivenza di chi viaggia solo, misi le mani sul marsupio per proteggerlo e solo dopo mi girai. Quattro giovani dai lineamenti andini (!!!) mi affiancarono dicendomi: Esta toda sucia señorita La mia risposta fu una serie scomposta di insulti in un buon spagnolo, qualcosa tipo Que se vayan a la… Ed in effetti se ne andarono, ma che paura!! Quando mi toccai la schiena ci trovai uno spruzzo di marmellata, un metodo vecchio come il mondo con cui sono stati compiuti tanti scippi. Ma non mi hanno fregato!! E fingendo indifferenza mi fiondai nel primo baretto, trangugiando una Coca cola prima di rientrare in hotel.

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2 comments

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Anch’io ho le mie abitudini di viaggio, il portadocumenti, la mini borsa a tracolla e la borsa con dentro tutta la tecnologia, pc, iPad, macchina fotografica, chiavette usb, hard disk ecc.
Esagero? Può essere ma mi rende tranquilla viaggiare con tutto a portata di mano.
Anch’io quando viaggio voglio essere il più comoda possibile.
Ciao
Norma

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carina la prima fotina dove cammini con bandana e marsupio 😉 hai reso bene l’idea di tutto ciò che uno si porta in viaggio e ti dirò l’idea del giubboni con la doppia funzione anti-ladro e asciuga-mani…mi sa che te la copio 😉

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