Pochi giorni dopo il mio rientro dalla Sardegna ho ancora in mente un insieme di immagini e ricordi ricchissimi ma confusi. Quel che è certo è la grande fortuna che ho avuto, anzi abbiamo avuto io e le mie amichette, a passarvi una prima settimana di ottobre che aveva tutto il sapore dell’estate migliore mentre sulla terraferma, in continente come mi hanno insegnato a chiamarlo, l’autunno era già iniziato. Per me è stata una graditissima scoperta che è andata ben oltre ogni previsione, non sapevo nulla dell’Isola anche perché l’unica esperienza era stata una permanenza di pochi giorni a inizio stagione, quattro anni fa, con le spiagge già affollate di romani e milanesi snob. Non il massimo direi.

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Stavolta invece abbiamo avuto il meglio: giornate calde e soleggiate, ma abbiamo anche preso la pioggia un paio di volte. Spiagge semideserte, anche se siamo state al mare “solo” per metà del tempo a nostra disposizione. Paesaggi, animali e personaggi unici. Ma soprattutto abbiamo goduto di un’ottima compagnia fatta di amici del cuore: sia la coppia che si è sposata e che ci ha dato la scusa di andare a trovarli proprio per il loro matrimonio, sia gli altri amici che ci hanno allietato di giorno e di sera in modo divertente e non banale, davanti a un bicchiere di birra (ichnusa), vino (malvasia, vermentino o cannonau) o a passeggio in posti stupendi.

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Ma perché Sardegnadentro? Visitare l’interno dell’isola era il mio desiderio principale, che è stato esaudito alla grande dopo due giorni di pace e relax nello splendido mare di Maddalena. Siamo andate a Bosa, la cittadina rosa che è stata nostra base per altri tre giorni, di cui uno dedicato al matrimonio sardo. In mezzo ci sono stati tanti percorsi: la prima tappa è stata Tempio Pausania, l’ultima Alghero. In mezzo, su una Panda noleggiata a Olbia, la strada, le strade tortuose ma poco affollate dove i sardi guidano come pazzi! Prima di partire avevo espresso il desiderio di toccare un nuraghe e visitare una cantina. Tecnicamente non ho esaudito né l’uno né l’altro ma ho toccato i dolmen a Luras, che emozione! E solo sul posto ho imparato che non ci sono nuraghi a Tresnuraghes, ma vi passarono intense giornate in moto George Clooney ed Elisabetta Canalis, all’inizio della loro storia d’amore. Interessante no?

Dovrei cercare una scusa per tornare in Sardegna ma non ce n’è bisogno. Cagliari è in cima alla mia lista dei desideri ma tutto l’interno della Sardegna mi incuriosisce ancora, per questo spero che nel 2015 ci sia ancora tempo di sfoggiare il mio hashtag #Sardegnadentro. Perché ciò che è nell’isola è anche dentro di noi, addentrarvisi è come infilare le dita in un impasto in lievitazione. Ricerca e scoperta, tra l’aspro susseguirsi di boschi e montagne, campi coltivati e vigneti, ma anche dolci corsi d’acqua e bacini artificiali, stagni e laghi inattesi.

Abbiamo visto una parte piccolissima dell’isola ma più di questo non ci stava nel tempo a nostra disposizione, e abbiamo speso pochissimo grazie alla combinazione perfetta di voli low cost, ospitalità a casa (grazie fra e ste), pranzi al sacco ottimi con i prodotti tipici e una gestione oculata del budget, con molti aperitivi e pochi ristoranti.

Nei post che seguono troverete i racconti al presente dedicati a #Sardegnadentro. Buona lettura!

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https://www.gamberetta.it//reportag/italia-europa/sardegnadentro

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