Non andrò al TTG di Rimini il prossimo ottobre, ci sono stata lo scorso anno ma ho avuto una pessima esperienza che non ho intenzione di ripetere. Me ne rimangono due ricordi positivi: la consapevolezza che TTG è una grande bellissima vetrina del mondo travel (molto meglio della moribonda fiera BIT di Milano), alcuni utili contatti e relazioni con albergatori ed enti del turismo, italiani e stranieri, che da allora coltivo con piacere. Questo è quanto. Pur consapevole dei tanti viaggi che vorrei fare, alla mia età e con altrettanti viaggi alle spalle devo e voglio selezionare le cose da fare, ed essere libera di cercare i partner adatti alle mie esigenze. Mentre a Rimini mi sono sentita fuori posto. Dove e perché? Alla fantasmagorica contemporanea invenzione chiamata TBDI, ovvero travel – blogger – destination – italy. E al suo interno il MYB, ovvero meet – your – blogger.

Ho fatto domanda ad agosto e mi hanno accettata come blogger normale, dandomi cioè transfer hotel – fiera in bus per tre giorni, accesso alla medesima, tre pranzi al ristorante a buffet, un aperitivo (!!!) e una cena finale (!!!). Ai miei amici top blogger (un centinaio se ricordo bene) hanno offerto anche l’hotel e tutte le cene più forse un evento dedicato, ma non è questo il punto. Per partecipare con l’accredito blogger bisognava essere presenti tutti i tre giorni, un solo giorno non era possibile. Alcuni colleghi ci hanno rinunciato, non potevano assentarsi dal lavoro per tutto quel tempo o giustamente non ritenevano necessario dedicarvi ben tre giorni. Io ho fatto i miei conti e ho deciso che volevo investire oltre 200 euro per TTG – TBDI. Cosa ho avuto in cambio però è poco o nulla rispetto alle mie aspettative, forse eccessive ma sicuramente condivise da alcuni colleghi e amici che erano con me. Solo che loro si accontentano e accettano quel che piove dal cielo, io no.

Arrivata a Cesenatico all’hotel (convenzionato) che avevo prenotato mi sono arrangiata a trovare una pizzeria vicina dove ho mangiato tranquilla, per finire la serata nella lobby dell’hotel a chiacchierare con una nuova amica blogger davanti a una birra, entrambe squisite! E a mezzanotte tutte a letto come Cenerentola.

Ho spento il cellulare sapendo che il mattino dopo il bus navetta sarebbe venuto a prenderci ma ancora non sapevo a che ora. Alle otto di mattina son scesa per fare colazione e, nel tempo di prendere un panino e un caffè prima ancora di consumarli mi hanno detto che dovevo correre fuori dove c’era il bus navetta ad aspettarmi. Ho ingurgitato il caffè e ho portato via il panino, il bus era alle 8,20 e l’orario mi era stato comunicato dopo mezzanotte via messenger da un’addetta dell’organizzazione (*).

Primo giorno – all’ingresso della fiera c’era un caos enorme con lunghe file per accreditarsi. Finalmente dentro, programma alla mano e voglia di twittare ho trovato un wifi ballerino e inaffidabile. Pazienza, ho twittato ben poco ma va bene così. Ho assistito ad incontri, globalmente poco interessanti, soprattutto quelli tenuti da speaker invasati e convinti di avere in mano la Verità Assoluta ma che dicevano sempre le stesse cose. Ho visitato alcuni stand selezionati e ho salutato con piacere decine di amici blogger, alcuni già noti, altri finalmente passati “dal virtuale al reale”. Alcuni si comportavano da vere star della blogosfera, con un atteggiamento e una supponenza davvero insopportabili e a mio avviso fuori luogo, salvo poi scoprire che se la tirano perché hanno e danno i numeri ma scrivono da cani, a mio avviso sempre. Che tristezza! La sera c’era un aperitivo offerto dalla regione Lazio ma a un orario incompatibile con l’ultimo incontro interessante sull’utilizzo dei social in varie regioni italiane. Quando sono arrivata all’aperitivo c’erano degli avanzi dall’aspetto dubbio, un po’ d’acqua e poco vino. Insomma avevo più fame di prima, siamo tornati a Cesenatico in bus, noi blogger normali, ho portato i miei vicini di stanza nella suddetta pizzeria e abbiamo passato una bella serata insieme.

Secondo giorno – al mattino mi sono aggirata in nuovi stand interessanti e al pomeriggio per MYB sono arrivata intorno alle 16, prima vi accedevano solo i top blogger con tanto tempo e spazio a disposizione, poi noi blogger normali. Ma cosa ci sono andata a fare? Se ricordo bene c’erano quasi cento tavolini con entità pubbliche e private che si occupano di turismo, italiani e stranieri. Dandovi un rapido sguardo ho trovato interesse solo per una minoranza, mentre un buon 80% rappresentava mete già visitate o cose – attività – luoghi fuori dalla mia wishlist. E dovevo mettermi in coda per avere udienza, cosa che mi ha richiesto più tempo del previsto, e che ho gestito chiacchierando ancora con gli amici blogger vecchi e nuovi. Che noia, non ne potevo più e ciò ha esaurito il mio ultimo interesse a trattenermi. Ma c’era la cena offerta in centro a Rimini, stavolta tutti insieme e non me la potevo perdere! Peccato che in questa bella location abbiamo trovato per cena il nulla o quasi: piadina alla mortadella, frittura di pesce in cono, poche bevande (acqua, vino, birra) e basta. Per il resto c’era un gran caos e musica a palla e io non avevo voglia di nessuno dei due. Eravamo tantissimi, alcuni arrabbiati come me, altri trascinati dall’euforia che facevano casino, buon per loro. Al ritorno dopo la camminata prevista in zona pedonale abbiamo atteso quasi un’ora l’arrivo del bus navetta, ho dormito per tutto il tragitto fino a Cesenatico ma ero troppo arrabbiata e chi mi era vicino lo ricorda. Mi sono sentita trattata come un profugo sbarcato in Italia e diretto a un centro d’accoglienza, una sensazione pessima che mi son portata dietro per tutti i tre giorni di questo “evento”, mah!

Terzo giorno – ho cincischiato annoiata in attesa di andarmene con due amiche blogger fidate, in treno più auto, non ne potevo proprio più! FINE – Roberta Gamberettarossa.

(*) Non farò nomi qui perché tutte queste brave persone coinvolte erano probabilmente loro stesse vittime di una testa non pensante che ha pensato solo ai suoi interessi e non al benessere degli invitati come me. Ma quante figuracce hanno fatto? Io mi sarei enormemente vergognata se avessi trattato le persone così.

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4 comments

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ciao erika. nulla da dire su TTG anzi te lo consiglio ma non dedicarci più di un giorno! se ci sei è un modo eccellente di fare networking e salutare amici. ma per il resto…

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Non potrò dedicarci più di un giorno, ma è un peccato per tutto il resto.

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Tutto assolutamente condivisibile. Io ci andrò, e sarà il terzo anno consecutivo, ma ammetto di essere tra i fortunati ad avere l’albergo pagato. Se così non fosse ci penserei più di una volta prima di partecipare. Innanzitutto perché gli eventi in programma spesso non sono entusiasmanti – le stesse cose ripetute più e più volte, o forse non sono proprio il mio pane – e poi perché di incontrare aziende che raramente sanno cosa sia il mio mestiere non è esattamente gratificante. Ci vado perché è uno dei rari momenti in cui mi ritrovo con molti amici e colleghi che altrimenti non vedrei quasi mai durante l’anno, per scambiare con loro saluti e riflessioni. E perché ogni volta mi ritrovo con qualche nuovo amico del cui operato non avevo notizia perché sono troppo pigro per esplorare la rete con la dovuta curiosità. In sostanza non spingerei nessuno a partecipare, ma nemmeno cercherei di dissuaderlo. Forse è un’esperienza che come tante altre va fatta almeno una volta se ci si vuole cimentare in questo campo con una certa convinzione, almeno per poter tracciare le proprie direttive con rinnovata consapevolezza. I ragazzi del TBDI li conosco poco, ma mi sembra che facciano del loro meglio per tenere insieme un evento complesso di cui sono realmente convinti, ma che qualche volta mostra più di una lacuna strutturale di cui non sono pienamente responsabili. Mi dispiace che non ci sarai a farmi compagnia, ma spero che troverai il modo di spendere quel fine settimana in maniera ancor più proficua e soddisfacente. Ciao Roby!

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Cavolo quanti amivivstanno cercanfo di farmi cambiae idea! E poi glavio hai scritto un commento lungo come un post! Vedo se posso organizzarmi
per una toccata e fuga . Mando un saluto intanto a te e al tuo socio! Ciaoflavio!

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