Oggi vi porto virtualmente nelle Marche per parlare di questa bellissima regione e dei suoi bravi abitanti. Bravi perché hanno i pregi dei veneti miei compaesani: parlano poco, lavorano tanto e fanno le cose con il cuore. Nadia Stacchiotti è una delle mie colleghe blogger che fa sentire più di tutti l’attaccamento alla sua terra, non per nulla il suo blog si chiama Racconti di Marche. Vive in provincia ma è molto molto urbana quindi sta bene in mezzo alla gente e in mezzo alla natura. Viaggia sia da sola sia in compagnia, a volte si mostra con un alcetto o due topini, i pupazzetti di cui ci parla lei stessa che la seguono in silenzio e colorano le immagini dei luoghi visitati. Già, le immagini vengono fuori sul suo profilo Instagram e parlano da sole, ma quando leggerete anche i suoi racconti, vi innamorerete delle Marche perché sono davvero un luogo dell’anima. Nadia ce le racconta proprio così, si vede che ha a cuore il destino della sua regione, soprattutto ora che i Marchigiani hanno tanto bisogno di tornare alla normalità, non solo nei paesi distrutti dal terremoto dello scorso agosto. La nostra presenza può essere d’auto, questo mio (non velato) invito a visitarle spero sia accolto nei prossimi mesi.

Le mie Marche sono la regione che ho scoperto nel 1983 in roulotte con la mia famiglia (e la gatta) nella settimana di Pasqua, dormendo in un camping sul Conero sgarrupatissimo. Ma siamo stati benissimo. Poi ci sono tornata e non mi hanno mai deluso. Le Marche non deludono mai, se dovessi consigliarvi dei luoghi marchigiani imperdibili non saprei davvero da che parte cominciare perché la natura da millenni ha forgiato l’entroterra e al mare si sta benissimo. Al volo mi vengono in mente: tra le opere della natura le grotte di Frasassi e i calanchi del Chifente, tra le opere dell’uomo la piazza di Ascoli Piceno, Urbino e gli altri centri storici, Recanati città di Leopardi. Pesaro ha un lungomare splendido e per quanto ho constatato una qualità della vita eccellente. Si mangia bene e si beve meglio, insomma cosa aspettate? Ora però lascio la parola a Nadia, buona lettura!

Chi sei – dove ti trovi?

Buongiorno a tutti i lettori del blog di zia Roby (sanno vero che ti chiamiamo così?) con molto piacere e onore prendo parte a questa rubrica: io sono Nadia e sono delle Marche, di Filottrano per essere precisi, un paesotto a confine tra le provincie di Ancona e Macerata contornato di colline, con una vista sul Conero e l’altra sui Sibillini.

Do per scontato che ti piaccia viaggiare avendo un blog di viaggi. Cosa cerchi quando viaggi?

Amo molto l’arte, la cultura e i musei. Adoro le città e la loro storia. Nel viaggio voglio conoscere e stupirmi, capire che ci sono tanti modi di vivere, mangiare, divertirsi, e ognuno è bellissimo e affascinante. E che il bello del viaggio è la scoperta e quella può avvenire dall’altro capo del mondo come sotto casa.

Qual è il tuo rapporto con il web? C’entra col tuo lavoro e la vita di tutti i giorni o è soprattutto una passione?

Di amore e odio: lavoro in un’agenzia di pubblicità e curo il marketing e i social per tante aziende. Il che si traduce nello stare tutto il giorno collegata! Inoltre insegno anche come utilizzare i social in maniera strategica, ironicamente mi definisco la prof di Facebook! I social mi hanno permesso di conoscere davvero tantissima gente in questi anni (come Zia Roby) di allargare le mie conoscenze e i miei viaggi, ma a volte invidio chi non ha nemmeno un profilo FB e non sente la necessità di aprirlo!

Raccontaci una bella esperienza di viaggio e un brutto episodio accaduto durante un viaggio.

Io ho un brutto vizio: viaggio insieme a dei pupazzetti a cui spesso faccio delle foto (d’altronde hanno il loro profilo instagram devono viaggiare!). Appena arrivati a New York, spaesati per il viaggio e l’esperienza, sul trenino che dall’aeroporto doveva portarci alla metro un bimbo ci osserva giocando con il suo pupazzetto. Avete presente i topini a 99 cent dell’Ikea? Era quello, uguale a quello che avevo in borsa. Ovviamente lo tiro fuori e iniziamo un po’ a giocare, nello stupore mio, suo e della sua famiglia.

Riguardo a brutti episodi per fortuna non ne ho da raccontare. Stiamo sempre molto accorti in viaggio. Anche se una decina di anni fa a Porto il nostro piccolo hotel, un’affascinante casa in legno non peccava certo di pulizia e ci siamo ritrovati con dei simpatici morsi di cimici sparsi un po’ un tutto il corpo.

C’è un prodotto locale (cibo o bevanda) che hai scoperto in viaggio e ti è particolarmente piaciuto?

In viaggio apprezziamo particolarmente le delizie locali, piuttosto che di un cibo vorrei raccontarvi di un luogo particolare dove mangiare buon cibo locale. Sono le latterie comuniste della Polonia, retaggio di un tempo che fu, dove è possibile mangiare ottima cucina locale a prezzi davvero competitivi. Non so dirti esattamente cosa abbiamo mangiato, (indicavamo semplicemente il piatto) ma davvero non ci hanno mai deluso.

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Dove andrai nei prossimi mesi? Quali sono i tuoi programmi di viaggio?

Ci piacerebbe molto il sud America: Perù e Bolivia. Stiamo tenendo sott’occhio le varie offerte per l’estate. Mentre per il prossimo inverno una meta calda (non amiamo il mare) e culturale, e ci piacerebbe molto l’Isola di Creta. Ovviamente nel mezzo, piccoli week end in Italia e sempre in giro per le Marche, perché come mi piace dire nel viaggio conta la scoperta e non solo i chilometri fatti.

PS – Gamberetta scopre ora che c’è un’altra intervista a Nadia della collega blogger Ale – Viaggideirospi. Accattatevilla…

https://iviaggideirospi.com/2014/05/intervista-racconti-di-marche.html

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