Lo scorso 22 ottobre a Mogliano Veneto (Treviso) si è svolto La Barbera è Femmina, un evento in rosso e rosa, un abbinamento apparentemente azzardato. Se in passato infatti si diceva che un colore e l’altro non si abbinavano bene (conoscete il proverbio “Rosso e rosa non si sposa” vero??), invece il rosso e il rosa stanno benissimo insieme.

Rosso è il vino e con tante sfumature, note diverse date dal terroir e dalla vinificazione; rosa è la femminilità, essere donna inteso come protagonista, come noi donne di oggi attive e attrici, a tavola e nella vita. Donna è Lionella Genovese, la sommelier e spumeggiante organizzatrice dell’evento ospitato alla filanda Motta, un complesso di importanza storica che con il recente restauro è diventato la cornice ideale per ospitare tali eventi. Ho avuto il piacere di incontrare qui una quarantina di produttori di varie parti d’Italia, degustando con loro, scoprendo chicche di zone che già conoscevo e nuove nicchie produttive.

Cominciamo a sfatare una convinzione: la Barbera si produce solo a nordovest cioè nelle regioni per tradizione più vocate a coltivare questo vitigno autoctono: Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna. Falso, oggi si trovano delle ottime Barbera al centro sud, in Umbria e Campania per esempio.
Un altro stereotipo sulla Barbera è la sua popolarità e quindi la destinazione prevalente alle tavole di tutti i giorni, per preferire vini più strutturati o blasonati nelle occasioni più prestigiose. La Barbera è un vitigno sottovalutato ma molto amato, che merita di essere conosciuto e portato sulle nostre tavole sempre di più. In Piemonte abbiamo l’imbarazzo della scelta riguardo i vini rossi importanti. Asti e il Monferrato, Cuneo e le Langhe producono grandi Barbera con mille sfumature sensoriali, che vi daranno grandi soddisfazioni e vi faranno fare bella figura.
In Lombardia si produce la Barbera in Oltrepò Pavese, se andate a visitare le cantine vi auguro di trovare il cielo limpido e vedere, come mi è capitato qualche volta scendendo da Milano, le Alpi dietro i voi e gli Appennini davanti. Oppure un campo di cereali dove il giallo delle spighe si mescola al rosso dei papaveri, non penso che gli agricoltori siano contenti ma questo è un grande spettacolo per gli occhi. Assaggiate il salame di Varzi e cercate le trattorie dove trionfa la cucina popolare. In Emilia cercate la Barbera sui colli bolognesi e soprattutto sui colli piacentini, terra di castelli e dimore antiche dove berrete bene e mangerete benissimo. E assaggiate anche i grandi vini bianchi prodotti in entrambe le regioni, da vitigni autoctoni e internazionali, anche spumanti.

Ma vi invito soprattutto a scegliere i piccoli produttori che sono l’anima, io li chiamo “i custodi del territorio”, i vignaioli autentici, quelli che usano la testa e il cuore in tutte le fasi produttive e vi parleranno dei loro vini con infinita passione. Una tavola rotonda, una degustazione alla cieca e il banco d’assaggio condotto dai sommelier ONAV di Veneto e Piemonte, in compagnia dei produttori. La Barbera è Femmina è stata una giornata di chiacchiere allegre e considerazioni più serie sul vino, cosa è stato e dove sta andando.
Se volete appena fa meno freddo partiamo per un winetour ci starebbe proprio bene! La Barbera è femmina è anche un libro, lo ha scritto Marzia Pinotti due anni fa e siccome ha ispirato questo evento mi sa che vado subito a leggerlo.
Eleganza Veneta, il marchio che Lionella Genovese dedica ai “suoi” eventi sul vino, vi aspetta la settimana prossima con una nuova emozionante degustazione didattica, dedicata a un territorio pieno di risorse e contrasti, l’Etna.

In Sicilia la vicinanza tra il mare e il vulcano, montagna viva e piena di energia, crea le condizioni per vini di forte impatto emozionale, non facili né banali, che i produttori metteranno a confronto nel corso della serata. L’appuntamento con Etna, la vita di un grande vulcano è per il prossimo venerdì 19 gennaio all’hotel Crystal di Preganziol.
Per saperne di più:

http://www.ilsole24ore.com/art/food/2017-10-17/la-barbera-e-femmina-e-vi-dimostriamo-perche-ma-mogliano-veneto-non-piemonte-195540.shtml

http://www.viteinfermento.it/pubblicazioni-e-media/

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