Lo scorso mese di ottobre ho partecipato a una giornata di studio alla scoperta della bassa padovana, con la quale si sono “suggellate” collaborazioni buone e virtuose tra la pubblica amministrazione e le aziende private, utili a promuovere insieme territori pregevoli, a preservarli e tenerli nelle migliori condizioni sia per i propri abitanti, sia per i visitatori. Sicuramente tra questi c’è la bassa padovana, il territorio che si estende a sud di Padova dai colli al mare – ebbene sì, questa provincia lambisce un piccolissimo tratto di mare Adriatico nella cosiddetta spiaggia della Boschettona. Lo sapevate? Monselice si trova proprio in tale area ricca di imprese agricole e di trasformazione, tra cui molte aziende agroalimentari. Qui antichi ecosistemi vivono accanto ad attività umane e a bellezze naturali uniche, fatte di terre fertili e acque dolci.

La pianura è sovrastata dai Colli Euganei, le acque termali alimentano, con il loro calore, le attività di Abano, Montegrotto, Galzignano e appunto Battaglia, tutte località il cui nome composto termina proprio con Terme. Non solo fanghi: solcano la terra le acque dolci di fiumi e canali dove, sin dal tempo dei Romani, si sono sviluppate le attività produttive a sud del capoluogo patavino. Il calore del sottosuolo è una fonte di ricchezza utile persino per attività florovivaistiche, che conoscono forse solo gli addetti ai lavori e gli abitanti del posto. Se troverete delle serre al lato della strada, dentro potrebbero esserci colture protette con ortaggi o fiori. Io ci andavo per lavoro in passato ed era proprio un bel vedere!

Volete godervi la vista di questo paesaggio così morbido da una prospettiva diversa?

Allora seguite il mio consiglio: andate a Monselice “via acqua”. Io non ne sapevo nulla e l’ho scoperto proprio tre mesi fa, quando l’autunno non voleva arrivare e la natura si presentava con colori quasi estivi, verde ovunque, forse qualche ciuffo di erba chiara spelacchiata al bordo dei canali ma nulla più.

Per cercare dei colori accesi bisognava osservare gli edifici

Che su questi canali si specchiano, proprio come abbiamo fatto noi: naso all’insù e macchina fotografica in mano per immortalare la vista piacevole sulla terraferma, ma pure con la suggestione della Serenissima; un certo che di Venezia senza nulla togliere alle sue vedute, uniche e famose in tutto il mondo per la loro bellezza mozzafiato.

Per giungere infine a Monselice che si annunciava con la vista della rocca medioevale, inconfondibile, dove siamo scesi per la sosta pranzo in un prestigioso ristorante ricavato in un edificio antico, restaurato con gusto e arredato proprio per ospitare banchetti ed eventi, familiari e aziendali. Monselice ha così tanto da vedere che consiglio di prendersi una giornata intera per visitare il centro storico (non solo la Rocca) di cui ho parlato in questo post, e i dintorni.

Noi siamo subito rientrati invece, sempre via acqua fino a Battaglia Terme che ci ha regalato i colori migliori del pomeriggio. Di questa località non sapevo nulla e ho trovato Battaglia accattivante, sia sulla strada principale che si vede anche se siamo di passaggio, in auto sulla statale, ma soprattutto qui…

Il Museo della Navigazione Fluviale mi ha sorpreso oltre ogni aspettativa

Per la completezza del materiale esposto, è pieno di oggetti d’uso quotidiano, vecchie foto, cimeli, modellini e ricostruzioni della vita e del lavoro che fino all’ultimo dopoguerra si svolgeva lungo i fiumi (e i canali) del Veneto. Lo sviluppo recente di infrastrutture moderne e assi viari, basati sul traffico su gomma, ha abbassato drasticamente l’utilizzo di imbarcazioni che per quasi mille anni vi hanno trasportato dai cereali alla ghiaia a ogni genere di prodotto. Ecco perché le attività produttive qui fervono tutto intorno al Canale Battaglia, ed ecco anche perché le strade sono oggi intasate dal traffico pesante che purtroppo economicamente conviene di più, alla gente ma non certo all’ambiente!!

E più di tutto mi ha sorpreso il racconto di coloro che quelle acque hanno solcato per anni, i marinai che ci hanno raccontato le storie vissute in prima persona proprio su quelle acque. Dietro le rughe hanno gli occhi che brillano, non nascondono la passione per un lavoro che richiedeva tanta cura e attenzione. E in Italia è perduto quasi del tutto mentre in Europa centrale, dove certo vi sono spazi fluviali più ampi ma le dinamiche produttive sono simili, la navigazione fluviale ancora esiste. Perché??

Con questa escursione è stata inaugurata la nuova imbarcazione Delta Tour dedicata a Sant’Agostino.

Ringrazio sentitamente i “padroni di casa” Rudy Toninato e Pietro Casetta, splendidi come sempre, che mi hanno invitato e che ci hanno ospitato in questa intensa giornata. E aspetto nuove acque da solcare insieme con la nuova stagione!!

Post in collaborazione con:

http://www.deltatour.it/

Link utili:

https://museonavigazione.eu/it/

https://www.collieuganei.it/comuni/battaglia-terme/

http://www.castellodimonselice.it/

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