Ieri e oggi si è svolta a Lusiana, ai piedi dell’altipiano di Asiago (VI) l’edizione numero 22 di Pomopero.
Pur con qualche limitazione e requisiti di sicurezza rafforzati, per prevenire i possibili problemi causati dal Coronavirus, migliaia di persone hanno affollato il centro del borgo per vedere le antiche varietà frutticole coltivate in zona. Ci ho passato un bel sabato pomeriggio andando in giro da sola per i banchetti. Che gioia!
POMOPERO EDIZIONE NUMERO 22
La mia visita di ieri è stata un turbinio di colori sprizzanti dai frutti, e profumi dei diversi vegetali esposti :
- a partire da mele e pere,
- patate,
- noci,
- castagne.

Tutti frutti da guardare assaggiare e, perché no, comprare.
Io ho portato a casa due chili di patate per esempio.

Il clima impazzito di quest’anno certo non ha aiutato i coltivatori che, in buona sostanza, hanno trovato solo una piccola frazione di frutti maturi sugli alberi dopo le gelate primaverili, le grandinate estive e qualche altra disgrazia che si è abbattuta su Lusiana. Per chi ancora nega i cambiamenti climatici, consiglio di fare un salto quassù, vedere coi propri occhi e parlare con gli abitanti di Lusiana.
Freschi e trasformati, di questi vegetali c’era l’imbarazzo della scelta.

E c’erano le tisane con le erbe coltivate in loco, officinali e spontanee, ciascuna con specifici utilizzi.
Io ho assaggiato una tisana calda che aiuta l’apparato digestivo. Contiene fra gli altri iperico ed equiseto.

Anche i prodotti di origine animale erano ben rappresentati.
C’erano salumi e formaggi di piccoli allevatori, con le bestie lasciate all’aria aperta in alpeggio, fino a pochi giorni fa.

E un buon vino in abbinamento sempre disponibile, i più rinomati si fanno qui sotto a poca distanza.
A Breganze per esempio, patria del torcolato e di altri pregiatissimi vini da uve a bacca bianca e rossa. Provare per credere.

Pomopero è una manifestazione locale, nata come mostra mercato per la valorizzazione e recupero delle antiche varietà frutticole, affollata da sempre e ora frequentata da ospiti arrivati anche da lontano, come me.
Io ho fatto quasi 100 km per venire quassù e vedere i piccoli produttori locali di mele e pere, spesso biologiche.

Si tratta di varietà spesso dimenticate e a rischio di estinzione per la bassa redditività, nonostante abbiano meno bisogno di cure rispetto alle varietà innestate presenti comunemente sul mercato.
Sono state rimesse in produzione grazie alla ricerca posta in atto dall’Università con la collaborazione di Veneto Agricoltura, e alla caparbietà di chi crede che abbiano un futuro: che meritino di essere ripiantate, curate, seguite finché daranno i loro frutti.

Se però fa freddo come quest’anno, poi piove poi grandina, il raccolto di mele è davvero scarso.
Dispiace perché ce ne sono poche da assaggiare e comprare. Ma verranno anni migliori.
Ha parlato dei tempi che corrono, assieme alle autorità accorse oggi a Lusiana, la sindaca di Lusiana Conco.
Si chiama Antonella Corradin e di lavoro è avvocata.

Ha chiamato attorno a sé importanti autorità regionali, a parlare di ripresa e del post pandemia che ci aspetta, dopo una lunga e sentita esibizione della banda musicale, terminata con l’inno nazionale che ogni volta che l’ascolto mi fa battere il cuore. Negli interventi che si sono succeduti si è posto l’accento sulla biodiversità come leva per attivare le produzioni locali, ravvivare antiche tradizioni e coniugarle con l’ospitalità a 360 gradi. Promozione del territorio insomma, temi su cui mi batto quotidianamente nel lavoro e quando sono in giro.
Roberta da una parte, Gamberetta rossa dall’altra, ma sempre insieme a braccetto.

Alla fine mi sono tanto divertita e ho detto a tutti che a fine mese torno su.
C’è il centenario della nascita di Mario Rigoni Stern da celebrare.
Prima sono andata a passeggio per tutta la mattina, fra prati e boschi, sulle tracce di lusianesi noti e meno noti. Ma questa è un’altra storia.
LUSIANA
Lusiana, collocata a circa 700 metri slm, è il primo comune dell’altopiano di Asiago salendo dalla pianura. Infatti è il più meridionale fra i sette comuni che compongono l’altipiano.
Ha poco più di 2.500 abitanti e dal 2018, dal punto di vista amministrativo, è unita a Conco in un unico comune.
Sovrastata dal Monte Corno, dove si possono effettuare escursioni a piedi e in bici, si trova a metà strada tra Bassano del Grappa e Asiago, in una comoda posizione panoramica.
Dal centro del paese si vedono bene la pianura sottostante e il profilo dei colli euganei.
In condizioni di cielo limpido vedrete persino gli appennini.
Lusiana ha dato i natali a Sonia Gandhi e c’è un progetto per trasformare la sua casa natale in un museo.
Per saperne di più:
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2 comments
Silvio
Bravissima hai colto la ricchezza del PomoPero Silvio
gamberettarossa
Bravissimi voi e grazie a te Silvio, per quello che ci permettete di scoprire a Lusiana (che ho appena cominciato)