Binari. Racconti di viaggi e di treni sulle ferrovie minori italiane. Il titolo del libro di Fabio Bertino non lascia molto spazio all’immaginazione eppure, fra le sue pagine, c’è molto da immaginare, da condividere, da assaporare. La provincia italiana, dalla pianura alle montagne passando per colline ricche ma sempre meno popolate, si svela guardando fuori dal finestrino mentre le ruote sferragliano sotto di noi.

copertina

Immaginiamo come sono i luoghi che non vediamo, prima della nostra fermata, e scendendo con Fabio troviamo la gente che inconsapevolmente ci aspetta. Con loro passiamo del tempo in cerca di altra gente.

Di ricordi del passato, spesso allietati da importanti personalità che hanno dato lustro a questi luoghi.

Del presente con tutti i suoi punti di domanda: sarà puntuale il mio treno? Dovrò prendere un bus sostitutivo? Dove compro il biglietto?

Di un futuro incerto, per primo quello delle ferrovie in oggetto, strette fra chi ne ha bisogno per lavorare e chi vorrebbe chiudere tutto in virtù di freddi calcoli economici, fatti nelle stanze del potere, luoghi lontani nel tempo e nello spazio.

Il titolo Binari dice già tutto ed è stato per me un invito alla lettura, prima ancora di averlo tra le mani, incuriosita da Fabio che con pazienza certosina ci ha mostrato sul web alcune immagini e brani, tratti dagli undici itinerari che compongono il libro.

Lungo le ferrovie minori italiane si consumano le vicende quotidiane dei pendolari, studenti e lavoratori. L’autore ha girato l’Italia dalle Alpi al sud, isole comprese, ha viaggiato su vecchie linee attive dall’ottocento non sempre funzionanti al 100% fermandosi in piccole stazioni di piccoli paesi. Ha incrociato gli sguardi dei gitanti della domenica in cerca di suggestioni di viaggi del passato. E il passato affiora nelle stazioni che sono non solo punti di partenza e arrivo, ma anche testimoni di come eravamo e dello scempio che l’alta velocità ha compiuto sulla rete ferroviaria, in nome del profitto, a scapito di tutte le persone che vorrebbero ancora muoversi in treno ma spesso non possono farlo. Per me è una mezza disgrazia l’alta velocità.

Ha cercato la gente comune che abita oggi nei paesi, e i personaggi per cui sono famosi.

Ligabue (il pittore) Peppone e don Camillo, gli spazzacamini della Val Vigezzo per stare al nord.

Totò Fellini e De Sica, fra gli altri, tra centro e sud Italia. Poeti santi e navigatori. Non sveliamo troppo però!

Ho scoperto che conosco meglio le linee ferroviarie giù al sud, non qui al nord, e sapete perché? Perché ho cercato queste stesse suggestioni di viaggio citate nel libro in alcuni viaggi, scendendo in Basilicata e Calabria.

foggia stazione

I trenini della FAL entrano nelle colline lucane dove c’è solo la natura attorno a noi.

Io l’ho preso a Foggia, Fabio a Bari. Io sono arrivata a Potenza, lui a Matera con sosta a Gravina in Puglia.

gravina in puglia

Entrare in Sicilia su un treno e un traghetto è stato bellissimo, e ancora più bello prendere la ferrovia circumetnea a Catania in una mattina di dicembre. Solo fino a Randazzo, non fino a Giarre stazione finale.

Mi sono infinitamente care le immagini che ho portato a casa.

stazione randazzo

Tranne per Macomer di cui temo di non avere nessuna immagine. Ci sono passata ben due volte, la prima in auto con le amiche di Milano durante un breve road trip, la seconda proprio in treno.

Nuoro – Macomer e Macomer – Cagliari con sosta per cena, in una pizzeria ristorante carinissima sulla strada principale. Sempre in dicembre col freddo, alla faccia di chi va in Sardegna d’estate per godersi il mare. Ma io sono diversa. Amo la #Sardegnadentro …

piazza satta nuoro

Diciamolo però, ben diverso è prendere un treno per diletto o per vacanza, senza fretta, o per lavoro ogni giorno. Studenti e lavoratori hanno bisogno di questi treni e non si divertono a rincorrere coincidenze, ritardi, disguidi. Giusto?

Binari è un invito al viaggio, a riappropriarsi dell’Italia che vive in silenzio lontana dai riflettori e dal frastuono della città. Un libro perfetto per la nostra epoca.

Dopo aver appuntato le mie prossime destinazioni in treno, a partire dal nordovest, mi sono permessa di consigliare a Fabio delle linee minori. Qui a nordest la Venezia – Adria ricca di suggestioni storiche e paesaggistiche, la Vicenza – Schio nel cuore del Veneto industriale. Chissà se verrà a trovarmi!

Ci sono libri che si divorano e dobbiamo continuare a leggere di corsa, fino alla fine. E ci sono libri da assaporare, da leggere piano per godersi ogni parola, i personaggi, i dialoghi e le scene. Binari è uno di questi, scorre al ritmo di un viaggio su un treno lento.

Questo è il terzo libro di Fabio Bertino che prima di Binari ha scritto:

Destinazione Russia. Una nave e un gatto nella tundra e altri incontri stra-ordinari. Roberta Melchiorre. Fabio Bertino. goWare 2016.

WorldZapping. Racconti di viaggio. Roberta Melchiorre. Fabio Bertino. goWare 2014.

Ps Se leggete Binari su un treno o bus rischiate di perdere la vostra fermata o di trovarvi senza accorgervi al capolinea. Occhio!

Per informazioni e per acquistare il libro Binari:

https://www.ibs.it/binari-racconti-di-viaggi-di-ebook-fabio-bertino/e/9791220337083

Inoltre vi consiglio di leggere...

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. Required fields are marked *